fbpx

Perché le forme del fisherman ti garantiscono una barca marina, sicura e spaziosa?

Chi come te ama la pesca sa quanto avere la barca giusta sia determinante.

Possiamo anzi affermare, senza timore di esagerare, che la barca rappresenta lo strumento più importante per un pescatore. Il fisherman è stato inventato dagli americani proprio a questo scopo: rispondere alle necessità e ai gusti di chi si avventura in questo sport marino così avvincente e sfidante.

Ciononostante, negli anni questa tipologia di scafi, soprattutto nelle misure più grandi, ovvero i cabinati da crociera, ha incontrato l’apprezzamento anche di chi, semplicemente, ama uscire in barca per godersi il mare, certo di poter contare su sicurezza, agilità e comodità. 

Per affrontare le onde secche e ripide del Mediterraneo, ovviamente, non serve essere esperti di idrodinamica o di ingegneria nautica. Tuttavia, l’eccellenza del fisherman risiede proprio nelle sue forme e nel modo in cui queste rispondono alla fisica del moto in acqua.

Come per qualsiasi altra barca, nei fisherman l’estetica coincide con la funzionalità. Vale la pena quindi soffermarci un momento su questo argomento così affascinante, e capire insieme a livello generale perché le forme del fisherman hanno fatto scuola e ancora oggi ti assicurano una barca marina, sicura e spaziosa. 

Più volume a prua!

Partiamo dalla qualità più caratteristica del fisherman: il suo cavallino accentuato. Il cavallino, detto anche “insellatura”, è la curvatura longitudinale della falchetta, ovvero della parte superiore delle murate. I fisherman sono infatti immediatamente riconoscibili proprio per il loro profilo e per la netta differenza di altezza e di volume che c’è tra prua e poppa. Come abbiamo già detto però, l’aspetto estetico è in realtà frutto di un bisogno funzionale. Per affrontare in serenità il mare aperto o grosso, infatti, avere più volume a prua fa molto comodo.

La prua del T210VM
La prua del T210VM

Le ragioni di ciò sono presto dette. Innanzitutto, la prua è la parte della barca che apre l’acqua e che la tiene lontana da chi è in coperta. Perciò, più la prua è voluminosa, più sarà efficace nella sua avanzata, tenendo al contempo te e il tuo equipaggio all’asciutto. Con la prua di un fisherman, potrai fronteggiare anche le condizioni meteomarine più impegnative, certo di solcare il mare nel più sicuro dei modi. 

La riserva di galleggiamento

In secondo luogo, una prua voluminosa ti garantisce una maggiore riserva di galleggiamento. La spiegazione di questa garanzia sta nella legge fisica enucleata millenni fa dallo scienziato siracusano Archimede, il quale capì che ogni corpo immerso totalmente o parzialmente in un fluido subisce una forza verticale, diretta dal basso verso l’alto, di intensità equiparabile al peso di una massa di fluido di volume uguale a quella della parte immersa del corpo. 

Si tratta del principio di dislocamento cui sottostanno tutti i corpi galleggianti, noi compresi. Nuotando a rana, ti sarà capitato di notare l’onda che si forma davanti a te man mano che avanzi; muovendoci in avanti, il nostro peso sposta l’acqua e, letteralmente, ci tiene a galla prendendo il suo posto. Beh, con le barche funziona esattamente allo stesso modo: più voluminoso è il mio scafo, più forza di galleggiamento ho. Se arriva un’onda grande, avrò una maggiore immersione e di conseguenza la spinta di Archimede si farà sentire di più, mantenendo la mia barca e me fuori dall’acqua. 

La carena a tulipano e lo spazio che regala

Altra caratteristica inconfondibile del fisherman è la forma della carena, che si allarga progressivamente verso l’alto, come un tulipano sbocciato o una coppa. I volumi sinuosi e pronunciati a prua, insieme alle murate alte, ti assicurano tre notevoli vantaggi.

Più calpestio a prua significa poter disporre di una zona più ampia, da sfruttare in vari modi. Puoi muoverti più velocemente lungo la barca, per rispondere prontamente a qualsiasi necessità di navigazione o di pesca; puoi fare splendidi bagni di sole; puoi stendere vestiti, biancheria o altri tessuti ad asciugare; puoi sostare comodamente per svolgere qualunque altra attività ludica che richieda agio nei movimenti.

Oltre a ciò, per l’appunto, la forma a coppa aumenta i volumi interni dello scafo: quindi hai maggiore spazio per stivare o per creare una cabina.

La cabina del T250 Capraia
La cabina del T250 Capraia

E non parliamo solo di qualche centimetro in più! Nel 21 hai un gavone di quasi 3 metri cubi, nel 25 di quasi 4 mq. Insomma, si tratta di un’intercapedine così grande da ospitare un letto per due adulti. Mica male. 

Una poppa fatta per pescare

Non dimentichiamoci poi delle zone poppiere. Perché nel fisherman a una prua voluminosa corrisponde una poppa con murate basse, che sono perfette per chi pesca. L’altezza delle murate è quella che ti consente di tenere una posizione sicura, in cui sei appoggiato fin sopra il ginocchio, ma anche quella che agevola l’imbarco della preda o di altro peso, rendendo più comodi anche i tuffi e il saliscendi. E se non vuoi far saltare al pescato tutta l’impavesata, c’è sempre lo sportellino, che puoi aprire per andare sulla plancetta e imbarcare comodamente qualsiasi carico. 

Linee d’acqua per la velocità di planata

Visto che l’abbiamo appena nominata, veniamo all’ultima delle qualità tipiche del fisherman: le linee d’acqua indicate per la planata. Come forse già saprai, le barche a motore si dividono in due principali categorie: dislocanti e plananti.

Le prime si muovono aprendo l’acqua e avanzano nella propria rotta spostandone una quantità pari al proprio dislocamento (che infatti viene dal latino “dis-locare”, che significa “spostare”); maggiore sarà la velocità, infatti, maggiore sarà l’onda creata dallo scafo col suo solcare il mare.

Le seconde invece funzionano più o meno come i sassi piatti che usiamo far rimbalzare sugli specchi d’acqua: raggiunta la velocità critica, riescono a salire sull’onda di prua e a scivolare sopra l’acqua (invece che dentro), mantenendo buona parte dello scafo emerso e riducendo l’attrito, a patto di una velocità abbastanza elevata (rispetto alla dimensione dello scafo). Perciò, per planare bisogna avere le giuste linee d’acqua e una parte dello scafo piatta, oltre che un motore di una certa potenza

L’abilità sta nel progettare e realizzare una forma di carena con il giusto deadrise, o angolo diedro, a seconda del modello. Per ogni velocità di crociera esiste un deadrise ideale. Il deadrise è a sua volta collegato con la lunghezza della barca: benché la velocità della barca planante non dipenda dalla lunghezza del galleggiamento, generalmente più una barca è lunga, più si riesce ad andare veloci. 

Gli scafi dei fisherman Tuccoli sono plananti, perché mirano a ridurre quanto più possibile i tempi di spostamento. Così, potrai muoverti più velocemente possibile e in autonomia, per raggiungere in fretta la tua zona di pesca o ritirarti altrettanto in fretta nel caso che il meteo si metta male. 

La poppa del T210 Giannutri
La poppa del T210 Giannutri

Marina, sicura, spaziosa

Riassumendo, i fisherman, che sempre di più oggi hanno motori fuoribordo e sono di tipo center consolle – con larghi passavanti per muoversi più velocemente da pozzetto a prua -, presentano numerosi vantaggi, soprattutto per chi, come te, ama la pesca e va fuori tutto l’anno.

I maggiori volumi a prua, le murate basse a poppa, gli spazi di stivaggio, la possibilità di entrare in planata velocemente, sono le caratteristiche che rendono queste imbarcazioni marine, sicure e spaziose, garantendoti tutta la funzionalità di cui hai bisogno.

La loro efficienza, poi, corrisponde a un’estetica molto elegante e decisamente inconfondibile. Dalla loro invenzione a oggi, i fisherman non sono mai cambiati: e, secondo noi di Tuccoli, non è un caso se le loro geometrie non hanno ancora smesso di andare di moda.

Vuoi ricevere informazioni sui Fisherman Tuccoli?

Contattaci

Articoli correlati