fbpx

Ripartire in primavera: ecco i passi giusti per preparare al meglio il tuo Tuccoli

La primavera si avvicina… e con essa il momento di preparare i nostri amati fisherman ad affrontare la bella stagione.

Tu che possiedi un Tuccoli sai meglio di chiunque altro che la manutenzione è fondamentale, sia per passare giornate in mare senza intoppi sia per preservare il valore del tuo mezzo. Un Tuccoli ben tenuto vale ancora di più, infatti le nostre barche hanno una valutazione molto alta anche sul mercato dell’usato.

Purtroppo, soprattutto quando si tratta del primo acquisto di una vita, può succedere che, una volta superato l’entusiasmo iniziale, si finisca per trascurare un po’ la propria barca. Non c’è colpa, ma è un vero peccato, perché le incurie possono sciuparla e a volte arrecarle danni irreversibili. Spesso poi è solo una questione di cambiare atteggiamento mentale! Quando si deve ancora iniziare, infatti, la mole di lavoro può sembrare insormontabile, ma basta non farsi spaventare per rendersi conto che non è davvero così.

Affrontando un passo alla volta, dilazionando il lavoro nel tempo e inseguendo la tua passione per la nautica, potrai trasformare la manutenzione in un momento di piacere, in cui coltivare il tuo interessa e dare alla tua fida alleata tutte le attenzioni di cui ha bisogno. Qualora dovessi incontrare difficoltà, poi, puoi sempre contare su di noi: nel tempo abbiamo saputo fare dell’assistenza al cliente armatore una delle nostre priorità come cantiere.

Proprio per questa ragione, abbiamo deciso di dedicare anche qui uno spazio al tema, iniziando proprio dal periodo attuale: la primavera rappresenta infatti il primo di una serie di appuntamenti durante l’anno in cui dedicarti alla cura del tuo fisherman. Ecco tutti i piccoli passi necessari per ripartire in primavera con totale serenità.

Primo passo: gli impianti a bordo

Se non vuoi trovarti ad affrontare problemi e malfunzionamenti nel bel mezzo di un’uscita, ti conviene iniziare proprio dal controllare ciascuno degli impianti della tua barca. 

Impianto di alimentazione

Per prima cosa, ispeziona l’impianto di alimentazione con l’obiettivo di individuare eventuali perdite o danni. Fai particolare attenzione ai tubi del carburante, ai collegamenti e alle superfici del serbatoio. Se non hai mai verificato la condizione di un tubo del carburante, non ti allarmare: basta controllare che non sia troppo morbido o fragile e che non ci siano crepe. Quando necessario, ovviamente, sostituisci i componenti danneggiati. Come ultimo passaggio, assicurati anche che tutti i raccordi e le fascette siano fissati correttamente. 

Motore, sistema di scarico, sistema di ventilazione

Secondo poi, passa al motore: fai un test e accertati che funzioni correttamente. Quindi fai lo stesso con il sistema di scarico e quello di ventilazione. Forse non sai che, durante il rimessaggio invernale, le cinghie, i cavi e i tubi flessibili possono alterarsi, assottigliarsi o addirittura rompersi: perciò, è importante che controlli anche questi a uno ad uno. Puoi riconoscere una cinghia usurata dal residuo nero che lascia vicino alla puleggia, o dal fatto che vi si adatta male. Verifica che ciascuna delle tue cinghie aderisca bene alle pulegge, così da evitare che scivolino. 

Serbatoio e comandi

Torna al serbatoio e assicurati che non contenga detriti o scarti; in questo modo, potrai immettervi il carburante ben certo che il motore non si metta a fare le bizze sul più bello – o peggio, ti abbandoni nel momento del bisogno. Occhio a non fare il pieno con un carburante che contiene più del 10% di etanolo (ovvero E10) perché sicuramente danneggerà il tuo adorato motore, le cinghie, i cavi e i tubi flessibili. 

Una dritta da veri addetti ai lavori: controlla sempre anche il rivestimento esterno dei cavi di comando dell’acceleratore, del cambio e dello sterzo, e se ci sono crepe o rigonfiamenti richiedi subito il controllo di un esperto. Potrà sembrarti un particolare da prendere alla leggera, ma in realtà questo genere di alterazioni possono essere indice di corrosione interna e quindi di un guasto imminente. 

Impianto elettrico

Ultimo, ma non ultimo, fai un bel check dell’impianto elettrico: verifica che i cavi non si siano ossidati e che niente faccia contatto. In questo, le barche, sono esattamente come le automobili: la parte elettrica può giocare davvero brutti scherzi, perciò è sempre meglio assicurarsi che sia perfettamente performante. Il discorso vale anche per le batterie: devono essere in salute e ben cariche. 

Secondo passo: i livelli dei fluidi

Ah, i livelli dei fluidi, questi sconosciuti. Tendiamo a dimenticarli, mentre invece andrebbero tenuti in grandissima considerazione, perché, quando trascurati, rappresentano uno dei maggiori ostacoli che ci separano da una navigazione liscia come l’olio. 

Olio motore, servosterzo, liquido di raffreddamento.

Il nostro consiglio per ripartire alla grande è controllarli tutti. Ma tutti tutti, nessuno escluso. Olio motore, servosterzo, liquido di raffreddamento. Se prima di rimettere la barca lo scorso inverno non lo hai fatto, cambia sia l’olio motore, sia il filtro dell’olio, sia i lubrificanti della trasmissione. 

Terzo passo: equipaggiamento di sicurezza

Infine, controlla il tuo equipaggiamento di sicurezza: giubbotti di salvataggio, salvagenti anulari con cima, estintori, boette luminose, zattere di salvataggio; e poi fuochi di segnalazione, come per esempio fuochi a mano a luce rossa, boette fumogene, razzi a paracadute a luce rossa. Non limitarti a un solo check: fanne almeno tre, dilazionati nel tempo. Crea una tua routine e ripetila: potrà suonarti paranoico, ma se disgraziatamente dovessi averne bisogno, non vorrai avere sorprese. Assicurati anche di avere a bordo un kit di pronto soccorso per natanti, può rivelarsi davvero salvifico. Qualora dovessi avere dubbi sulle tue dotazioni di sicurezza, puoi sempre consultare il codice della nautica aggiornato, con tutti i regolamenti in proposito. 

Fuochi di segnalazione e zattere di salvataggio

Una nota importante su questi due strumenti così diversi ma così utili: sia i fuochi di segnalazione che le zattere di salvataggio hanno una data di scadenza o di revisione e quindi sono soggetti a controlli periodici. Razzi, fuochi a mano e boette fumogene hanno quattro anni di validità, alla fine dei quali devono essere revisionati. Per le zattere invece, la revisione va effettuata ogni due anni e può essere eseguita solo presso stazioni autorizzate dal costruttore. 

Giubbotti di salvataggio

Ispeziona i giubbotti di salvataggio in tutte le sue componenti e assicurati che siano in buone condizioni. Controlla l’involucro esterno, le cinghie, le fibbie e le luci che si attivano al contatto con l’acqua; poi passa al check del fischietto, dei sistemi di attivazione (automatici o manuali) e degli accessori interni. Fai anche una prova del gonfiaggio. 

Tieni conto che a bordo dovrai avere abbastanza giubbotti per tutti i potenziali passeggeri, quindi non lesinare sul numero. Inoltre, ricorda che i giubbotti di salvataggio sono davvero efficaci solo quando sono della giusta dimensione: prima di partire, accertati sempre di averne della misura adatta per il peso corporeo di ognuno dei tuoi passeggeri. 

Quanto alle revisioni, i nuovi giubbotti di salvataggio non presentano più una data di scadenza, ma devono risultare efficaci (anche alla vista); qualora tu possegga i modelli autogonfiabili, non dimenticare di verificare che la cartuccia di aria compressa sia carica. 

Estintori

Poi vengono gli estintori. Perché sì, in mare l’acqua abbonda, ma, come insegna qualsiasi protocollo antincendio, guai a usarla per spegnere il fuoco di un guasto elettrico. Inoltre, come forse già saprai, una perdita di olio motore in acqua può comunque prendere fuoco. Perciò, assicurati che tutti gli estintori che hai a bordo siano della classe corretta, ovvero quella adatta alla tua imbarcazione, ma anche che siano del tutto carichi e posizionati nei posti giusti. Gli estintori non hanno una data di scadenza, ma si scaricano; capirai che è ora di ricaricarli quando il manometro posto sotto il manico avrà la lancetta che punta sulla zona rossa.  

Rilevatore di monossido di carbonio e trasmettitore radio EPIRB

Infine, accertati di avere almeno un rilevatore di monossido di carbonio correttamente installato e funzionante per ogni area chiusa o semi-chiusa del tuo fisherman. Non è un optional: come ci ha ricordato il film di Sorrentino È stata la mano di Dio, il monossido di carbonio è un killer veloce e silenzioso, quindi meglio premunirsi di uno strumento per individuarlo in tempo. 

Ti consigliamo anche di prendere in dotazione anche un EPIRB, acronimo inglese che sta per Emergency Position Indicating Radio Beacons, ovvero “trasmettitore radio indicante la posizione d’emergenza”. Magari ti sentiresti tranquillo anche senza, ma sei comunque in mezzo al mare e potresti aver bisogno di aiuto: tenendo a bordo uno strumento del genere, sarai certo di essere trovato e soccorso in qualsiasi situazione di pericolo. 

Quarto e ultimo passo: goditela!

Una volta che avrai terminato di implementare tutte le voci di questa piccola guida, sarai finalmente pronto a riprendere il mare e a goderti la primavera planando sul tuo adorato fisherman. Per noi di Tuccoli, che mettiamo tutto il nostro amore nelle costruzioni che realizziamo, ogni barca ha un’anima, e siamo certi che la tua ti ringrazierà per queste indispensabili cure. Così come ti saranno grati i tuoi passeggeri, certi di viaggiare su un mezzo sicuro e pronto a qualsiasi situazione. 

Lo abbiamo detto in apertura e ci teniamo a ribardirlo in chiusura: avere cura della propria barca è importantissimo. Non solo perché la rende sempre efficiente e performante, ma anche perché in questo modo possiamo concentrarci sul divertimento e godercela più a lungo possibile. Trattando bene un Tuccoli, poi, sarai sicuro di avere una barca sempre al top delle condizioni, anche dopo 10 anni dal varo. 

Ultimissimi consigli prima di prendere il largo: non dimenticare di sfruttare le nozioni di sicurezza offerte dalla Guardia Costiera, controlla sempre il meteo e tieni vicini i numeri utili in caso di emergenza. Puoi chiamare soccorsi tramite il canale 16 della radio VHF oppure, qualora dovessi avere campo, puoi telefonare alla Guardia Costiera digitando il 1530. Buon mare!

Vuoi ricevere informazioni sui Fisherman Tuccoli?

Contattaci

Articoli correlati